È uno di quei settori del made in Italy sconosciuto ai più, anche se ogni cittadino ha a che farci, magari senza pensarci. Il packaging vede l’Italia giocarsela con la Germania per la leadership europea e internazionale. E i macchinari destinati a imballaggi e confezionamenti sono uno dei pilastri di quella meccanica strumentale che con la sua vocazione internazionale ha sostenuto e sostiene l’economia italiana.
Non fanno eccezione le “sette sorelle” che danno vita alla rete d’imprese che ha presentato il nuovo brand PackPact, che è anche una dichiarazioni d’intenti che si potrebbe tradurre come “patto del packaging”, quello che lega Ronchi Mario (azienda di Gessate specializzata in filling&capping), Cama Group (realtà di Garbagnate Monastero, in provincia di Lecco, che si occupa di secondary packaging), Ilpra (Mortara, focalizzata su traysealers, thermoformers e form fill seal), Universal Pack (di San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini, e specializzata in stick pack & sachetfill and seal), Makro (azienda di Goito, Mantova, che realizza labelling), Tosa Group (di Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo, attiva nel comparto wrapping), Clevertech (di Cà del Bosco di Sopra, in provincia di Reggio Emilia, che è specializzata in palletizing).
Insieme assommano 300 milioni di euro di fatturato, per l’85% realizzato proprio sui mercati internazionali. Sviluppare il business e aumentare la competitività facendo gioco di squadra sono gli obiettivi della rete nata nel 2013 e via via cresciuta fino all’assetto attuale. Il numero dei dipendenti impiegati dalla Rete è pari a un totale di più di 1.050, con un incremento medio di crescita pari al 20 % registrato negli ultimi due anni. Attraverso le attività promozionali congiunte, le aziende facenti parte della Rete hanno potuto aumentare di oltre il 100% il numero delle fiere partecipate nei nuovi mercati.
«Il progetto di rete – spiega Annalisa Bellante, presidente PackPact e ceo di Cama Group – vuole andare oltre a una semplice promozione congiunta, ma punta ad una condivisione d’esperienze aziendali, che si traduce in un confronto continuo su argomenti sia strategico organizzativi, che fortemente operativi. Le nostre aziende hanno un alto grado d’innovazione tecnologica e trovano nel confronto e nella condivisione d’informazioni e di esperienze la chiave di crescita e di successo del “made in Italy”».
Dalla teoria alla pratica. Le aziende della rete hanno messo in pratica una serie di sinergie che si sono trasformate in case-history vincenti sui mercati. Una è quella che ha visto protagoniste Cama e Clevertech che insieme hanno realizzato una soluzione completa di imballaggio di fine linea per scatole di Pet-food con sistema robotico di scarico e alimentazione. La stessa Clevertech e Tosa hanno lavorato a un sistema per la sigillatura completa del prodotto nel settore lattiero caseario, destinato al mercato nordamericano: dal sollevatore a spirale all’impilatore di pallet, il sistema di fine linea permette di ridurre al minimo il ciclo di trasferimento su carrello elevatore ed è stato progettato e assemblato da Clevertech integrando la soluzione di avvolgimento con film estensibile di Tosa. Il terzo caso ha visto insieme Cama e Universal Pack, che insieme hanno realizzato due linee per una delle principali aziende di beni di consumo a livello mondiale negli stabilimenti in Egitto e Salvador.